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Itelpharma dona assegno di ricerca a sostegno di cure innovative contro grave tumore pediatrico del cervello

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L’azienda radiofarmaceutica ITELPHARMA, divisione del gruppo ITEL Telecomunicazioni, nell’ambito dell’ampio programma di iniziative messe in campo in oltre 10 anni di attività e rivolte al costante sostegno della ricerca, in collaborazione con le principali Università ed istituzioni pubbliche e private a carattere scientifico in Italia e nel mondo, rende nota la donazione di un assegno di Ricerca in favore del Gruppo di Ricerca dell’Università degli Studi di Bari coordinato dal Professor Antonio Scilimati del Dipartimento Di Farmacia – Scienze Del Farmaco, attualmente a lavoro su un importante progetto sperimentale che ha l’obiettivo di individuare e sviluppare una cura innovativa per un grave tumore cerebrale che colpisce i bambini in età pediatrica, dal nome di “Glioma Pontino Intrinseco Diffuso” (DIPG).

Il Prof. Scilimati è da tempo impegnato nella preparazione di composti bio-farmacologicamente attivi per la diagnosi ed il trattamento di malattie che interessano organi centrali come il cervello, con una particolare attenzione a patologie ancora in cerca di soluzioni terapeutiche. Per la realizzazione del “Progetto DIPG”, il team di Ricerca costituito da Scilimati si è avvalso della collaborazione della Prof.ssa Savina Ferorelli che coordina le attività di sintesi e preparazione di nuovi composti, insieme alla Dottoranda Antonella Centonze, destinataria della Borsa di Ricerca devoluta dall’azienda ITELPHARMA. I potenziali nuovi farmaci vengono poi caratterizzati bio-farmacologicamente dalla Prof.ssa Maria Grazia Perrone insieme all’assegnista di Ricerca Dott.ssa Morena Miciaccia.

Il Glioma Pontino Intrinseco Diffuso (DIPG) è un tumore primitivo cerebrale “raro” che si sviluppa nel tronco encefalico principalmente nei bambini con un’età media di 6-7 anni. Rappresenta il 10% di tutti i tumori pediatrici e si manifesta con alterazioni dell’equilibrio, difficoltà nel movimento di una metà del corpo associate a strabismo, paresi dei muscoli della faccia, difficoltà nella deglutizione. La sopravvivenza dei bambini che ne sono affetti è, ad oggi, molto bassa: generalmente di 16-24 mesi, indipendentemente dal trattamento ricevuto.

La strategia terapeutica individuata dal Progetto di Ricerca per il trattamento del DIPG, che si sta portando avanti in Puglia, è l’utilizzo di modulatori dell’attività di un enzima umano denominato Caseynolitic Protease P (ClpP). Si tratta di un enzima proteolitico (demolisce le proteine) situato nei mitocondri (le centraline energetiche delle cellule) il cui compito principale è quello di eliminare proteine mal ripiegate, il cui accumulo potrebbe causare malfunzionamenti cellulari e quindi anche l’insorgenza del tumore. Il Gruppo di Ricercatori ha già preparato in laboratorio diverse molecole, potenziali modulatori dell’attività di ClpP. A breve, questi composti saranno sottoposti ad analisi farmacologica per verificarne l’attività, in particolare la loro capacità di attraversare la barriera ematoencefalica ed arrivare al sistema nervoso centrale. Dopo una prima valutazione “in vitro”, i migliori preparati farmacologici verranno saggiati per verificarne la sicurezza e l’efficacia “in vivo” con modelli pre-clinici che ne consentiranno l’impiego in sicurezza nei bambini affetti dalla patologia.

Il Gruppo di Ricerca dei Professori Scilimati-Ferorelli-Perrone ha aperto, frattanto, a diverse collaborazioni nazionali ed internazionali, tra cui l’Oncologia pediatrica del Policlinico Gemelli di Roma e dell’ Azienda Ospedaliera Universitaria-Ospedali Riuniti di Ancona, l’Università di Washington, il Kinderspital di Zurigo, l’UCSF Benioff Children’s Hospital, l’UCSF Weill Institute for Neurosciences e il Children’s Hospital Oakland Research Institute dell’University of California, a San Francisco. Per sostenere il “Progetto DIPG” e la ricerca per una cura al tumore pediatrico del Glioma Pontino Intrinseco Diffuso, è stata avviata di recente una campagna pubblica di crowdfunding su iniziativa dell’associazione Onlus “Progetto G.A.I.A.”, fondata da genitori di bambini in cura presso il reparto di Oncoematologia dell’Ospedale Salesi di Ancona.

Per Itelpharma, Ricerca e Sviluppo sono attività strettamente correlate a quella produttiva, un binomio inscindibile che è alla base della filosofia e della mission del gruppo ITEL da oltre 40 anni. Lo spirito di innovazione anima e guida ogni traguardo nella direzione di un’opportunità di valore e di progresso condiviso. Il contributo alla scoperta nei campi delle scienze e della medicina costituisce un obiettivo che è guida di tutte le scelte e di tutte le iniziative aziendali. Mai come in questo momento storico, emerge con forza l’importanza della tenuta fra sistema pubblico e privato e di una collaborazione virtuosa e sinergica fra l’apparato sanitario, la comunità scientifica e medica e le imprese del comparto, in particolare la filiera farmaceutica, e questo è l’impegno di Itelpharma. Investire nella ricerca vuol dire saper rispondere ai bisogni di salute delle persone, anticipare le risposte possibili e individuare soluzioni efficaci e sicure, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita dei pazienti.